
Chiamata diretta: è già discriminazione. Il Parlamento intervenga subito
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
12/08/2016


Com’era prevedibile la chiamata diretta dei docenti dagli ambiti alle scuole sta determinando numerosi casi di discriminazioni e umiliazione, in particolare nelle donne. La chiamata diretta non solo calpesta la costituzione perché cancella la libertà di insegnamento, ma anche perché mette in discussione diritti sociali e civili fondamentali.
Il Parlamento intervenga immediatamente per evitare che le scuole si trasformino in aziende, con un mercato senza regole, eliminando libertà e democrazia.