Ieri pomeriggio si è tenuta in ARAN la prevista riunione peril prosieguo della trattativa per il rinnovo del CCNL ENEA 2002-2005.
LâARAN ha distribuito alle delegazioni CGIL, CISL, UIL e CISAL un testo (Bozza 3 â giugno 2006) di 53 pagine sulla parte normativa; le OO.SS. hanno fatto rilevare subito che, rispetto agli impegni presi dal tavolo, mancava tutta la parte relativa allâelaborazione delle tabelle con idati economici.
Nel merito del testo fornito abbiamo fatto rilevare molte carenze sul piano strettamente formale (vedi la artificiosa ed incomprensibile classificazione in âRicercatore ENEAâ e âTecnologo ENEAâ) ma anche sul piano sostanziale (decorrenza del nuovo ordinamento, norme di prima applicazione e di raccordo con il vecchio contratto nonché di rinvio alla contrattazione integrativa, definizione univoca dellâaccorpamento dei profili, semplificazione delle procedure per le progressioni nei livelli economici, articolo sul precariato incomprensibilmente non formulato come lâart. 5 del Contratto degli EPR, la poco chiara descrizione del processo di semplificazione della struttura retributiva, la decorrenza del conglobamento dellâIIS nel tabellare) e soprattutto il fatto che non ci fosse alcuna traccia nè del 2° biennio economico (2004-2005) né della questione orario di lavoro.
Al di là di comportamenti (magari anche esasperati) di altre sigle che comunque fanno parte della normale dialettica di un tavolo di trattativa, stigmatizziamo lâatteggiamento ambiguo dellâENEA e dellâARAN che continuano a fare come Penelope (tessendo di giorno e disfacendo di notte), ma non si sa bene aspettando chi e cosa.
Il nostro impegno, fino alla prossima riunione già convocata dallâARAN per lunedì 19 giugno alle ore 17.00, è quello di lavorare per ricucire gli strappi e mettere punti fermi alle cose già concordate, con lâobiettivo di evitare che ogni volta si riparta da zero e si vada allo sbaraglio.
Dopo 54 mesi di snervante attesa, dobbiamo dare risposte concrete alle legittime aspettative del personale ENEA e quindi diciamo: BASTA CON IL GIOCO DELLE PARTI!
Roma, 15 giugno 2006