Lâapplicazione della L. 145/2002 (riordino della dirigenza pubblica) anche allâEnea, con un fondato rischio di sostanziale paralisi gestionale nei prossimi mesi, produce ulteriore grande disorientamento nel personale Enea, riguardo al futuro dellâEnte nel breve e medio periodo.
La mancanza di adeguate risorse per lâEnte, previste nel recente DPEF, e lâannunciato riassetto degli Enti di ricerca aveva già creato tensioni e preoccupazioni sicuramente motivate.
Eâ quindi legittimo, ormai, nutrire dubbi che in una situazione di "gestione commissariale ad oltranza" sia possibile portare a termine i programmi esistenti e che vi sia la capacità di proporne di nuovi, con la forza per sostenerli.
Tutto ciò mentre è palesemente urgente reperire risorse economiche adeguate perché quelle che sono ad oggi disponibili per lâEnte rischiano di non assicurare neppure il normale funzionamento dello stesso, anzi si potrebbero generare le condizioni favorevoli per chi sbagliando immagina per lâEnea ipotesi di frazionamento.
Siamo, inoltre, contrari a qualsiasi ipotesi di nuove estenuanti riorganizzazioni, con cambi di poltrone più o meno eccellenti, non perché lâattuale strutturazione organizzativa sia esente da difetti bensì perché lâEnte ha bisogno di operare subito con serenità , chiarezza di indirizzo, certezza di ruolo.
Il consuntivo certamente consentirà di valutare dove e se la struttura organizzativa necessità di revisioni.
Siamo certi che nellâEnte esistono le capacità di intercettare anche le rilevanti risorse che le modalità di nuovi meccanismi di finanziamento rendono disponibili (FIRB, FISR, PON, POR) ma le professionalità esistenti nellâEnte vanno supportate da adeguate condizioni al contorno oggi carenti.
Chiediamo lâimmediata apertura di un confronto a tutto campo sulle sorti di questo Ente, a cui tutti - a parole - tengono ma che nei fatti in pochi sostengono adeguatamente.
Non giova, quindi, al futuro dellâEnea lâincertezza, che dura ormai da parecchi mesi, sulla durata del periodo commissariale e sul suo sbocco.
Eâ dunque ormai indispensabile che il Consiglio di Amministrazione dellâENEA venga nominato al più presto e che la continuità gestionale venga - in questa fase - garantita, e tutto ciò per il bene dellâEnte e dei suoi dipendenti.
Sta, inoltre, iniziando per tutto il settore pubblico, la nuova stagione contrattuale, ma per i dipendenti Enea, si deve ancora applicare il contratto integrativo sottoscritto prima dellâestate. Non accetteremo nessuna ulteriore dilazione nellâapplicazione degli accordi sottoscritti né rinvii immotivati allâapertura del confronto per il rinnovo contrattuale 2002-2005.
Ci batteremo contro smembramenti o quantâaltro possa danneggiare le capacità e le professionalità dei lavoratori acquisite negli anni e diffidiamo lâEnte dal privarsi di quelle competenze che i molti (per noi troppi) precari hanno maturato in questi anni e che la paralisi gestionale rischia di compromettere.
CGIL SNUR
CISL FIR
UIL P.A. U.R.