Abbiamo appreso, per le vie brevi, che la riunione prevista per il 25 luglio p.v. tra vertici dellâEnte e Organizzazioni Sindacali per essere informati sul processo di riorganizzazione è stata rinviata a data da destinarsi.
La notizia, purtroppo, non ci meraviglia, stante che nella scorsa riunione del 17 Luglio, tenutasi in Casaccia, le Organizzazioni Sindacali sono state informate che non esistevano documenti al momento disponibili.
Come FLC Cgil, ribadiamo che la riorganizzazione dellâENEA deve costituire il passaggio conclusivo di un percorso che posizioni lâEnte rispetto alle linee strategiche di ricerca pubblica Italiana ed Europea nei settori dellâenergia e dellâambiente.
Per la FLC Cgil il posizionamento dellâENEA deve scaturire da una precisa assunzione di responsabilità del Consiglio di Amministrazione, a valle di una istruttoria seria, condotta con la fattiva collaborazione dei dirigenti, da poco riconfermati nei loro incarichi.
Il posizionamento che abbiamo in mente deve costituire la proposta che lâEnte fa al Governo che si accinge a decidere in materia (DDL Riordino, DDL 691).
Al momento, il comportamento dei suddetti organi e delle suddette strutture ci sembra orientato al conservatorismo più assoluto e ad una presa dâatto degli assetti passati e presenti, più che della realtà delle competenze e delle potenzialità degli impianti e delle strutture.
Abbiamo più volte ribadito queste considerazioni e continueremo a ribadirle nelle sedi opportune interne ed esterne allâEnte.
La FLC Cgil è impegnata ad organizzare una conferenza di produzione in ENEA, da svolgersi entro ottobre, chiamando a raccolta tutti i lavoratori e le lavoratrici dellâEnte per trovare insieme questo posizionamento, che presenteremo agli organi di Governo.
Ciò non esime comunque chi ha responsabilità ed onori ad assumersi gli oneri che competono al ruolo ricoperto.
PRECARIATO
Nella giornata del 17 luglio, abbiamo appreso in videoconferenza che la Direzione dellâENEA ha assunto lâimpegno a bandire in due anni 100 posti a Tempo Determinato con riserva del 60% per precari interni allâENTE.
La notizia di per sé buona, non rappresenta il massimo che lâENEA può fare per risolvere il problema del contratto di lavoro dei molti colleghi (quanti sono in realtà ?) che lavorano con contratti atipici, spesso avendo superato uno o più concorsi, ed avendo maturato esperienze pluriennali.
La convocazione di un tavolo specifico, da noi richiesta ma non ancora ottenuta, ci avrebbe consentito di discutere con lâEnte le ulteriori vie che lâENEA può praticare per una positiva soluzione del problema. In quella sede avremmo per esempio parlato della possibilità -prevista dal c. 643 della finanziaria 2007- che recita:
â Per gli anni 2008 e 2009 gli enti pubblici di ricerca possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato entro il limite dellâ80% delle proprie entrate correnti complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dellâanno precedente, purché entro il limite delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno.â
Abbiamo più volte fatto richiesta di avere il bilancio dellâENEA, che non ci é stato ancora consegnato, così come i dati sui pensionamenti del 2007 e quelli prevedibili del 2008 (i dipendenti che compiranno 67 anni nel corso dellâanno).
Lâaver voluto prevedere un percorso senza ascoltare lâopinione dei sindacati produce di fatto una soluzione non ottimale cui ci opporremo, in assenza di validi motivi per negare il percorso più favorevole per il personale interessato.
Inoltre, abbiamo segnalato la nostra totale contrarietà al modo in cui si sta procedendo al rinnovo di ALCUNI contratti a TD (cosiddetti picchi di lavoro), a fronte di esclusioni da questa possibilità per alcuni assegnisti e TD ad opera dei Capi Dipartimento, prefigurando così una gestione del personale frammentata e iniqua.
Eâ ora di affrontare seriamente la questione del regolamento di assunzione in ENEA, per dare trasparenza e certezze di qualità .
Da subito chiediamo alla Direzione di dare precise indicazioni a tutti i Dirigenti perché questo aspetto della gestione del personale sia univoca, e a tal proposito sarà nostra cura pretendere maggior rigore nellâapplicazione di corrette relazioni sindacali, affinché informazione, consultazione e concertazione non siano più disattese.
Roma, 23 luglio 2007