La FLC ha posto da tempo all'ENEA il problema del precariato e non può accettare quello che appare come un tentativo di alterare i numeri e di predeterminare soluzioni che ben poco hanno a che fare con l'equità .
In attesa di indicazioni più precise da parte del Ministro della Funzione Pubblica, quello che la Finanziaria afferma non può essere interpretato al ribasso.
Per questo ancora una volta abbiamo dovuto ribadire le nostre posizioni.
Roma, 28 febbraio 2007
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Al Presidente dellâENEA
Prof. Luigi Paganetto
Ai Componenti del CdA
Al Direttore Generale
Ing. Giovanni Lelli
Al Coordinatore RU
Dr. Sergio Gargiulo
Oggetto: Precariato ENEA
Dopo le nostre numerose e ripetute richieste e nonostante le rimostranze contenute nella Nota prot. p081 inviatavi il 16 febbraio u.s., nel pomeriggio di venerdì 23 febbraio ci è stata trasmessa in maniera estemporanea una tabellina contenente soltanto alcuni dei dati richiesti, elaborati tra lâaltro in modo da precostituire dei criteri di stabilizzazione non corrispondenti alle reali esigenze, fornendo una panoramica parziale del precariato ENEA.
Infatti da mesi e mesi abbiamo richiesto allâEnte la mappatura di tutto il personale precario in ENEA, distinto per tipologia contrattuale, professionale ed anzianità di servizio nonché per sede di lavoro; a questo proposito giova ricordare che già il 13 marzo 2006 lâEnte aveva sottoscritto unâIntesa con CGIL, CISL e UIL, in cui al punto e) era previsto per âil censimento di tutto il personale che opera privo di contratto a tempo determinato.
Dâaltra parte il prof. Paganetto, come Commissario Straordinario ENEA, nel Comunicato al Personale apparso su INTRANET ENEA il 18 maggio 2006, riportava al punto 4 (come già da noi evidenziato nella suddetta nota del 16 febbraio) lâavvenuta âconclusione della ricognizione complessiva del personale che opera nellâEnte con rapporto di lavoro a tempo determinato, con assegni di ricerca e con borse di studioâ.
Questi dati, pur essendo disponibili, non ci sono però stati forniti e parallelamente sono state messe in atto procedure poco trasparenti ed unilaterali di reclutamento, anche in violazione della contrattualmente dovuta informazione preventiva.
Peraltro per ottenere un incontro specifico sul precariato, abbiamo dovuto appellarci anche alle norme dello Statuto dei Lavoratori ed infine lâincontro ci è stato âconcessoâ il 20 dicembre, ancora senza dati, a cui era presente soltanto la CGIL, forse perché altri in quel momento non erano interessati ad esigere procedure trasparenti e criteri oggettivi.
Oggi ci viene fornito un foglio che è in relazione solo al comma 519 della Finanziaria 2007, con un calcolo dellâanzianità che parte soltanto dal 2002, senza la valorizzazione di anzianità molto più pregresse e solo per la tipologia dei tempi determinati, maliziosamente diffusa per creare attriti e divisioni fra i precari.
La FLC Cgil ribadisce la richiesta di un impegno del CdA per un piano triennale straordinario di assunzioni, utilizzando tutti gli strumenti ed i canali possibili, attraverso procedure trasparenti e criteri di reclutamento che tengano conto sì delle norme contrattuali ma che valorizzino anche anzianità e professionalità operanti nellâEnte; su queste basi richiediamo la riapertura di un serio tavolo di trattativa ad ampio spettro sul precariato ENEA.