A inizio settembre si è chiusa la procedura di appalto per la rete di rilevazione FOL sulle forze di lavoro. Quanto prima lâIPSOS, nota società di sondaggi di Pagnoncelli, firmerà il contratto con lâIstituto, e poi con i rilevatori.
La FLC Cgil ha proclamato già lo scorso luglio, immediatamente dopo la decisione del Consiglio dellâIstat di esternalizzare la rete di rilevazione dellâIstituto, lo sciopero per il prossimo 25 settembre. Leggi il comunicato.
Contro lâesternalizzazione a una società privata, si erano espressi nel tempo, oltre alle organizzazioni sindacali e alla comunità scientifica, lo stesso Consiglio dellâIstat, la Direzione, il Presidente e ultimamente perfino il Ministero della Funzione Pubblica.
Eppure questa soluzione da tutti avversata sta vedendo la luce in questi giorni. La FLC Cgil non è dâaccordo.
Noi ribadiamo che ci sono modi, tempi e soldi per fermare la gara, prorogare con lâIstat i contratti dei rilevatori per almeno altri 6 mesi e ragionare del progetto di definitiva internalizzazione della rete, presentato dalla FLC Cgil dellâIstat.
LâIstat ha bisogno di un rafforzamento del suo ruolo pubblico, della sua indipendenza e autonomia.
Avere una propria rete di rilevazione, per lâIstituto di Statistica, è stata e rimane la scelta di qualità più significativa e riconosciuta da molti anni a questa parte, una scelta che ne rafforza il ruolo e lâautorevolezza.
Per queste ragioni, il prossimo
25 settembre scioperano i lavoratori che credono nel ruolo dellâIstat come ente di produzione di statistica di qualità , indipendente e autonomo, che non hanno paura di âriformare lâIstitutoâ, ma che pongono al centro di tale riforma la loro professionalità e quella di chi lavora ogni giorno per produrre le informazioni di cui il Paese ha bisogno.
Il 25 settembre sciopera chi è contro il lavoro precario e chi crede che la privatizzazione della rete di rilevazione dellâIstat sia un pericolosissimo passo indietro per la credibilità e lâautorevolezza della statistica pubblica italiana.
Roma, 14 settembre 2009