
La scuola del popolo per rimettersi in gioco
Il progetto della Cgil: animare i paesi e socializzare.


Unione Sarda
di Gigi Pittau
San Gavino. Rimettere in gioco chi si è allontanato dal mondo dell’istruzione, dare nuova vivacità 5culturale nei piccoli e grandi paesi dove la gente non si incontra più per strada e creare nuovi luoghi di socializzazione e discussione. Sono queste le finalità del progetto “La scuola del popolo” illustrato dal sindacalista Ivo Vacca, (64 anni) della FLC CGIL NAZIONALE e fatto proprio dalla Flc Cgil della Sardegna Sud Occidentale che ha il suo quartiere generale a San Gavino Monreale e a Carbonia. Lo sottolinea con forza 9 Gianni Spiga, 56 anni, E Silvia Messori che ha subito condiviso l’iniziativa: “Con la “scuola del popolo” la gente avrà l’opportunità di incontrarsi nella nostra sede della Camera del lavoro ma anche in altri spazi come scuole, sale messe a disposizioni da associazioni o amministrazioni. Il progetto non ha nessun costo e molti docenti in pensione hanno già dato la disponibilità per gli incontri”. Non sarà la classica lezione perché il progetto nasce per far incontrare le persone e creare nuovi spazi di discussione: “Siamo aperti a tutti coloro che vogliono mettersi in gioco – aggiunge Gianni Spiga – e sarà lasciato spazio a laboratori come l’alfabetizzazione informatica, la scrittura creativa o la pittura. Vogliamo fare cultura senza cellulare in un territorio come il Medio Campidano dove un giovane su due lascia la scuola prima di aver concluso il regolare corso di studi”.
In prima linea c’è Ivo Vacca, segretario regionale uscente della Flc Cgil: “In un momento in cui il problema dell’istruzione e della conoscenza diventa fondamentale per il rilancio dei territori, soprattutto per quelli in crisi come il Medio Campidano, assistiamo a un progressivo abbandono da parte dello Stato. È venuto meno il senso di comunità, le persone vivono in solitudine e in isolamento sociale. Bisogna far riscoprire alle persone il gusto di trovarsi insieme per discutere, socializzare, o anche solo per vedere un film perché solo insieme, stando uniti, si superano i problemi. La Cgil si fa promotrice di questa missione”. Così anche a San Gavino prende gambe la scuola del popolo, un progetto non inscatolato e calato dall'alto ma aperto ai contributi e alle proposte provenienti dai territori, dalle associazioni e dai cittadini che vivono e abitano nei diversi paesi. “Ormai la gente – conclude Gianni Spiga – non si incontra più per strada. L’utilizzo delle nuove tecnologie ha ridotto al minimo i dibattiti “reali”, ecco perché noi vogliamo far incontrare le persone e dare nuovo impulso culturale ai nostri paesi in modo gratuito”.