
Pellai "Gli adolescenti rispetteranno le regole pur di evitare un nuovo lockdown"
Intervista allo psicoterapeuta dell’età evolutiva


di Maria Novella De Luca Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, è ottimista. «Pur di evitare un nuovo lockdown, gli adolescenti le mascherine se le metteranno.
Anche tutto il giorno. Anche se non lo confessano, hanno una gran voglia di tornare a scuola, per ritrovare amici e socialità. E se questa è la condizione, si piegheranno alla regola».
Pellai, seduti al banco senza mascherine, ma se ci fossero condizioni "avverse" i più grandi dovrebbero indossarle sempre.
«Mi sembra ragionevole. I ragazzi ne hanno già passate talmente tante, che non sarà la mascherina da indossare in corridoio a spaventarli.
Piuttosto mi preoccupano i professori».
Perché?
«Immagino la deriva ansiogena di dover controllare mascherine, distanze, sanificazioni. Una responsabilità enorme » .
Si dovranno trasformare in sceriffi anti-Covid tra adolescenti con mascherine agganciate all’avambraccio o posizionate a bandana sulla test?
«Non credo. I prof sentiranno il peso del controllo, ma i ragazzi saranno assai più responsabili del previsto.
L’abbiamo visto in questi mesi: i maggiori trasgressori sono stati gli adulti, i quarantenni e i sessantenni che affollavano il Billionaire, ad esempio, non i sedicenni » .
Non sono mancati gli episodi di movida selvaggia però.
«Sì, ma in classe sarà diverso.
L’importante è che le regole siano chiare. Gran parte delle trasgressioni estive a cui abbiamo assistito sono state frutto proprio della confusione sull’uso delle mascherine» .
Lei è ottimista Pellai. Non ci vorranno quindi multe o note sul registro, perché gli studenti indossino la mascherina durante la ricreazione, nei corridoi?
«Sono ottimista perché ritengo i ragazzi spesso assai più intelligenti di quanto li ritengano gli adulti.
Nessun adolescente vuole ammalarsi, sanno bene, ormai, cosa è il Covid. Ma l’unica strategia sarà quella dell’educazione tra pari».
Affidare cioè la sorveglianza dell’uso corretto ai ragazzi stessi?
«Non parlerei di sorveglianza, ma di incentivo che passa dall’uno all’altro. Ripeto: sanno bene che il prezzo potrebbe essere un nuovo lockdown».
E se dovessero indossarle sempre in caso di maggiore circolazione del virus?
«Sarà dura, nelle nostre scuole fa caldo e spesso c’è pessima aerazione. Ma lo faranno. E se lo ricorderannno per tutta la vita».