
CNR: richiesta chiarimenti su linee guida attivazione TD e costituzione di sede secondaria Area Science Park di Basovizza
I sindacati chiedono chiarimenti in merito a due argomenti all’odg del CdA del 7 ottobre 2020.


Roma, 6 ottobre 2020
Al Prof. Massimo Inguscio
Presidente CNR
Prof. Tommaso Edoardo Frosini
Prof. Mario Giovanni Melazzini
Dr. Nicola Fantini
Dr. Giambattista Brignone
Direttore Generale CNR
Dr.ssa Annalisa Gabrielli
Dir. Centrale Gestione Risorse CNR
e.p.c. Dr.ssa Manuela Falcone
Unità Relazioni Sindacali
Oggetto: LINEE GUIDA ATTIVAZIONE TD, COSTITUZIONE DI SEDE SECONDARIA C/O AREA SCIENCE PARK DI BASOVIZZA (TS).
Le scriventi OO.SS., visto l’o.d.g. del CdA CNR, convocato per il 7 ottobre, chiedono chiarimenti in merito ad alcuni punti.
In particolare:
4. LINEE GUIDA PER L’EMANAZIONE DEI BANDI FINALIZZATI AL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO.
Prendono atto che ad oggi, non è pervenuta la dovuta informativa nonostante da tempo è stato chiesto l’avvio di un Tavolo di Confronto sull’argomento.
Le OO.SS. evidenziano che la Rete Scientifica è sempre più in difficoltà nel portare avanti i Progetti dovendo rimodulare impegni e scadenze. Rilevano che la trasparenza non è una priorità dell’Ente, sottolineano, ancora una volta, come in questi ultimi tempi le procedure stanno assumendo contorni poco trasparenti e poco rispettosi della normativa, Leggi e Contratti, sollecitano pertanto l’Amministrazione a fornire la dovuta informativa preventiva e il CdA al rispetto non solo delle norme ma anche del ruolo delle rappresentanze dei lavoratori.
11. COSTITUZIONE DI UNA SEDE SECONDARIA A TRIESTE PRESSO L’AREA SCIENCE PARK DI BASOVIZZA (TS) DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI OTTICA (INO).
Le OO.SS., senza entrare nel merito scientifico della proposta, tuttavia non possono non rilevare l’apparente arbitrarietà della proposta. Proporre l’istituzione di una Sede Secondaria con 1,5 ricercatori appare ingiustificabile, tenuto conto che ci risulta che altre proposte analoghe e ben più consistenti in termini di UdP non sono state prese in considerazione senza adeguate motivazioni. Tale modus operandi è incomprensibile.
Il metodo scientifico sperimentale prevederebbe un’attenta analisi dei dati, una verifica rigorosa degli scenari prospettati e una ripetibilità delle scelte a fronte di casistiche simili!
Ma ormai al CNR la Scienza non è sempre Scienza: a volte si creano le condizioni ottimali, altre si ostacola la Ricerca.
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