
CNR. Valorizzazione del personale: facciamo chiarezza
Ad oggi non sono ancora state distribuite le risorse per la valorizzazione professionale del personale Tecnico e Amministrativo previste dalle leggi di bilancio 2022 e 2024.


Partiamo da un dato di fatto, ad oggi non è ancora stato distribuito nemmeno un euro delle risorse per la valorizzazione professionale del personale Tecnico e Amministrativo previste dalle leggi di bilancio 2022 e 2024.
Negli ultimi giorni alcune organizzazioni sindacali hanno inviato comunicazioni al personale del CNR riguardanti il contenuto dell’art.4 comma 7 del Decreto Legge 25/2025 “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni” alimentando, senza alcun fondamento, aspettative circa l’applicabilità di tale norma anche per consentire, finalmente, i passaggi economici e di livello per il personale Tecnico e Amministrativo, utilizzando le risorse stanziate dal comma 308 della legge di bilancio 2024 che prevede “un fondo con una dotazione finanziaria pari a 35,32 milioni di euro annui (di cui 20,8 destinati al personale tecnico e amministrativo) a decorrere dall'anno 2024, da ripartire in favore del personale in servizio” presso gli Enti di Ricerca non vigilati dal MUR.
Per gli Enti di Ricerca vigilati dal MUR, come il CNR, le risorse per la valorizzazione del personale erano già state definite con la legge di bilancio 2022 (legge 234 del 31/12/2021). In particolare, per R&T erano stati stanziati 40 milioni di euro per il passaggio dal III al II livello. Di questi, con un successivo intervento normativo, 10 milioni di euro sono stati riservati allo scorrimento degli idonei delle graduatorie in essere, consentendo quindi al CNR lo scorrimento Integrale delle graduatorie del Bando ex art.15 del 2020, mentre la quota parte dei restanti 30 milioni sono stati utilizzati dal CNR per nuovi Bandi ex art.15, pubblicati nel 2023. La stessa legge 234/21 stanziava anche 20 milioni di euro per la valorizzazione di Tecnici ed Amministrativi, prevedendo che fossero utilizzati a seguito della partecipazione a specifici progetti di ricerca da parte dei T&A. Questi fondi ad oggi non sono stati ancora distribuiti al personale, e sono ancora nelle casse del CNR.
Ad una attenta lettura, appare evidente che il Decreto Legge PA 25/2025 consente l’utilizzo delle risorse della legge di Bilancio 2024 per lo scorrimento delle graduatorie già in essere per il solo personale Ricercatore e Tecnologo degli Enti non vigilati dal MUR, in analogia con quanto già fatto per R&T degli Enti MUR. Nella versione entrata in Parlamento, il Decreto Legge non affronta in alcun modo le modalità di utilizzo delle risorse per il personale T&A. A riprova di quanto da subito sostenuto dalla FLC CGIL Nazionale, il Dossier n.448 del servizio studi della Camera e del Senato ha precisato che il testo del DL fa riferimento solo al passaggio dal III al II livello del personale R&T, mentre per il personale T&A rimane valida la previsione normativa di distribuire i fondi in base all’espletamento da parte del personale di “appositi progetti”, previsione che risulta difficilmente applicabile, come la FLC CGIL ha fatto più volte presente in questi anni. La FLC CGIL ha chiesto invece con forza e determinazione, e ribadito da ultimo anche con una specifica nota alla ministra Bernini, che tali risorse siano utilizzate almeno per il 50% per incrementare lo stipendio base dei T&A, come peraltro già disposto per il personale T&A universitario che beneficia di analogo stanziamento.
È del tutto evidente quindi che, per quanto riguarda la valorizzazione professionale del personale T&A, rimane la necessità di una norma chiara che superi l’impasse che si è creato rispetto all’utilizzo delle risorse stanziate dal 2022 per gli Enti vigilati dal MUR, e dal 2024 anche per gli EPR vigilati dagli altri Ministeri. Rincorrere soluzioni che non trovano riscontro nella norma avrebbe l’effetto di vedersi respinti dagli organi vigilanti eventuali accordi a riguardo, con la conseguenza di allungare a dismisura i tempi di erogazione di tale importanti risorse al personale.
A questo proposito la posizione della FLC CGIL è ferma e chiara e prevede alcune proposte sottomesse alle forze politiche anche sotto forma di emendamenti specifici da apportare nel percorso di conversione in legge del DL. 25/2025. Per quanto riguarda il CNR la FLC CGIL propone:
- per il personale Tecnico e Amministrativo: l’utilizzo immediato di una parte consistente delle risorse previste dalla legge di bilancio 2022 per integrare lo stipendio base del personale T&A del CNR, ed una duplice possibilità di utilizzo della quota restante, sia per attivare procedure di progressione professionale, economica e di livello tramite nuovi bandi, sia avvalendosi degli esiti delle procedure selettive già svolte;
- per il personale Ricercatore e Tecnologo: l'estensione della possibilità di usare le graduatorie delle procedure di valorizzazione professionale per il passaggio dal III al II e dal II al I livello fino al 2026 con la richiesta di ulteriori nuove risorse finanziarie dedicate alla valorizzazione professionale, e una maggiore flessibilità nella determinazione dell’importo dell’Indennità per Oneri Specifici, considerata la forte disomogeneità attualmente presente tra gli Enti.
La FLC CGIL ritiene che il personale abbia diritto ad una informazione chiara, completa ed esaustiva e rimane come sempre a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per garantire e difendere le prerogative di tutto il personale, continuando la battaglia affinché vengano subito erogate le risorse della valorizzazione professionale al personale T&A e per trovate ulteriori risorse sia per aumentare quelle già deliberate dal CdA per il nuovo art. 15/2026, sia per l'utilizzo integrale delle graduatorie dell’art. 15/2023.