
Continua il nostro impegno in difesa della retribuzione dei dirigenti scolastici
Un ordine del giorno del Senato, accolto dal Governo, definisce non sostenibile e provocatoria la pretesa del MEF di ridurre il salario dei dirigenti


La mobilitazione dei dirigenti scolastici in difesa della loro retribuzione di posizione e di risultato per l’a.s.2012/13, così come prevista dai contratti integrativi regionali regolarmente sottoscritti, e per l’a.s. 2013/14, ha ottenuto un risultato positivo che deve essere concretizzato.
Le iniziative dei sit-in dei dirigenti davanti al MIUR, lo sciopero della categoria del 14 febbraio 2014 e la pressione del sindacato sul MEF (nostro incontro con il Sottosegretario Baretta), sul Parlamento e sulle forze politiche hanno prodotto un Ordine giorno del Senato accolto dal Governo che lo impegna a quantificare il Fondo Nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato tenendo conto delle RIA (Retribuzione Individuale di Anzianità) dei dirigenti cessati dal servizio.
Si tratta di una soluzione che può determinare il rispetto dei contratti sottoscritti per l’a.s. 2012/13, una corretta ed adeguata quantificazione del Fondo Nazionale per l’a.s. 2013/14 e l’avvio delle relative contrattazioni regionali, assicurando il mantenimento dei livelli retributivi dei dirigenti scolastici
Proseguiremo a incalzare il Governo perché dia risposte adeguate alle grave situazione professionale, alle responsabilità e ai carichi di lavoro dei dirigenti scolastici.